Da quello che ho capito a proposito delle ingiuzioni dell’Agenzia Delle Entrate è che arrivano troppo tardi, cioè quando fisicamente arriva l’ufficiale giudiziario a pignorarti la casa e ci si trova nella fase dell’esecuzione forzata (cioè alla fine della procedura quando, per mancato pagamento, il giudice autorizza l’esproprio). Quindi ci si trova davanti al fatto compiuto senza poter dire o fare nulla.

Non solo, i tempi per l’esecuzione delle pratiche hanno dei tempi molto stretti rendendo impossibile l’impugnazione dell’importo e in alcuni casi il tempo si riduce a dieci giorni. Un’altra difficoltà è quella di individuare il giudice competente per poter contestare infatti in questi casi un bravo avvocato ha la cura di inviare un istanza sia al giudice sia alla commissione tributaria.

Un’altra cosa che ho scoperto è che ci sono notifiche indirizzate alla stessa persona inviate da diversi comuni per cui è ancora più difficile avere giustizia perché anche se si ha una sentenza favorevole per un debito in un comune, Equitalia procede lo stesso al pignoramento unendo la somma dei debiti accumulati in altri comuni annullando di fatto la sentenza favorevole del giudice.

A me, per esempio, è capitato di impugnare le sanzioni amministrative di tre comuni diversi dove sono risieduto per un po’ di tempo, il giudice mi ha dato ragione, ma ADG ha mandato lo stesso la sua intimazione definitiva con un solo atto sommando i debiti provenienti da autorità differenti e quel punto è stato meglio pagare piuttosto che aspettare il lento decorso della giustizia amministrativa.

La verità è che Equitalia ha il potere di sovrastare le sentenze amministrative e che il cittadino si trova di fatto senza apparenti difese.